L'arte albanese (in albanese: arti shqiptar [aɾˈti ʃcipˈtaɾ]) si riferisce a tutte le espressioni artistiche e opere d'arte in Albania o prodotte da albanesi. L'arte del paese è costituita da opere create dalla sua gente e influenzate dalla sua cultura e tradizioni. Ha conservato i suoi elementi e tradizioni originali nonostante la sua lunga e movimentata storia, che inizia con l'insediamento degli Illiri e degli antichi Greci in Albania, seguiti dalle conquiste romane, bizantine, veneziane e ottomane.
In tempi diversi, l'arte illirica, greca antica e romana si sviluppò in Albania e sopravvisse in varie forme, inclusa l'architettura, la scultura, la ceramica e i mosaici. Le iscrizioni rupestri a Baia di Grama e i mosaici a Durazzo possono essere fatti risalire al IV secolo a.C., e ci sono ancora antichi resti di straordinaria qualità a disposizione ad Apollonia, Byllis, Scutari, Butrinto e altrove nel paese.
Il fulcro dell'arte medievale albanese ebbe inizio con il successore dell'Impero Romano, cioè l'Impero Bizantino, che dominava la maggior parte dell'Albania e della penisola balcanica.[1] Questa arte comprendeva progressivamente affreschi, murali e icone dipinti con un ammirevole uso del colore e dell'oro. Onufri, David Selenica, Kostandin Shpataraku e i Fratelli Zografi sono i rappresentanti più eminenti dell'arte medievale albanese. L'Epitaffio di Gllavenica, un epitaffio scritto su un sudario, è uno dei migliori manufatti di questo genere nei Balcani.
Durante l'invasione ottomana dell'Albania, molti albanesi emigrarono dall'area per sfuggire a varie difficoltà socio-politiche ed economiche. Tra di loro, i pittori medievali Marco Basaiti e Vittore Carpaccio, lo scultore e architetto Andrea Alessi e il collezionista d'arte Alessandro Albani.[2][3] Coloro che risiedevano nell'Impero veneziano fondarono la Scuola di Santa Maria degli Albanesi, che fungeva da centro culturale e sociale per gli albanesi.[4]
Il Rinascimento albanese nel campo delle arti si sviluppò per la prima volta dall'epoca medievale in direzioni piuttosto diverse, specialmente verso occidente, ed era inizialmente dominato dalla figura centrale di Kolë Idromeno. I pittori cercavano significato, tradizioni e identità, portando inizialmente al realismo e successivamente all'impressionismo.
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